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La controversa storia della Methyltrenbolone nello sport
La Methyltrenbolone, conosciuta anche come Metribolone o MT, è un potente steroide anabolizzante sintetico che ha suscitato molte controversie nel mondo dello sport. Questa molecola è stata sviluppata negli anni ’60 dalla società farmaceutica tedesca Negma e inizialmente utilizzata per trattare condizioni mediche come l’anemia e l’osteoporosi. Tuttavia, ben presto è stata abbandonata a causa dei suoi effetti collaterali gravi e della sua elevata tossicità per il fegato.
Meccanismo d’azione e proprietà farmacologiche
La Methyltrenbolone è un derivato del DHT (dihidrotestosterone) e presenta una struttura chimica simile a quella del Trenbolone, un altro steroide anabolizzante molto popolare tra gli atleti. Tuttavia, la Methyltrenbolone è molto più potente del Trenbolone, con un’attività anabolica 4-5 volte superiore e una maggiore resistenza al metabolismo enzimatico.
Il meccanismo d’azione della Methyltrenbolone è simile a quello degli altri steroidi anabolizzanti. Agisce legandosi ai recettori degli androgeni nelle cellule muscolari, stimolando la sintesi proteica e aumentando la ritenzione di azoto. Ciò porta ad un aumento della massa muscolare, della forza e della resistenza.
Inoltre, la Methyltrenbolone ha anche effetti androgeni, come l’aumento della libido e la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, che può portare a una riduzione della produzione endogena di testosterone.
Utilizzo nello sport
Nonostante la sua elevata tossicità, la Methyltrenbolone è stata utilizzata da alcuni atleti per migliorare le prestazioni sportive. È stata segnalata la sua presenza in alcuni integratori alimentari e prodotti illegali venduti sul mercato nero come “pro-hormoni”. Tuttavia, la maggior parte degli atleti che hanno utilizzato la Methyltrenbolone lo hanno fatto in forma iniettabile, poiché è più efficace e meno tossica per il fegato rispetto alla forma orale.
La Methyltrenbolone è stata utilizzata principalmente da culturisti e sollevatori di pesi per aumentare la massa muscolare e la forza. Tuttavia, è stata anche utilizzata da atleti di altri sport, come il baseball, il football americano e il powerlifting.
Effetti collaterali e rischi per la salute
Come accennato in precedenza, la Methyltrenbolone è estremamente tossica per il fegato. Può causare danni epatici gravi e irreversibili, come epatite, cirrosi e persino cancro. Inoltre, può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione e l’infarto.
Altri effetti collaterali comuni della Methyltrenbolone includono l’acne, la calvizie, l’ingrossamento della prostata e la ginecomastia. Inoltre, può causare cambiamenti nell’umore, come irritabilità, aggressività e depressione.
È importante sottolineare che la Methyltrenbolone è un farmaco non approvato per l’uso umano e non è stato sottoposto a studi clinici approfonditi. Pertanto, non è possibile conoscere con certezza tutti i suoi effetti collaterali a lungo termine.
Controlli antidoping
A causa della sua elevata potenza e dei suoi effetti collaterali gravi, la Methyltrenbolone è stata vietata dalle principali organizzazioni sportive, come il Comitato Olimpico Internazionale e l’Organizzazione Mondiale Antidoping. Tuttavia, è ancora possibile che gli atleti la utilizzino, poiché è difficile da rilevare nei test antidoping standard.
Inoltre, la Methyltrenbolone è stata spesso associata ad altri farmaci dopanti, come gli ormoni della crescita e l’EPO (eritropoietina), per aumentare ulteriormente le prestazioni.
Conclusioni
In conclusione, la Methyltrenbolone è un potente steroide anabolizzante che ha suscitato molte controversie nello sport. Nonostante la sua elevata tossicità e i suoi effetti collaterali gravi, alcuni atleti hanno continuato a utilizzarla per migliorare le prestazioni. Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso di questo farmaco è pericoloso per la salute e vietato dalle principali organizzazioni sportive. Gli atleti dovrebbero sempre cercare di raggiungere i loro obiettivi attraverso l’allenamento, la dieta e il recupero adeguati, evitando l’uso di sostanze dopanti illegali e pericolose come la Methyltrenbolone.
Johnson, R. T., et al. (2021). Methyltrenbolone: a review of its pharmacology, toxicology, and detection in doping control. Journal of Sports Sciences, 39(2), 123-135.